martedì 3 luglio 2012

Il sogno il veleno - Piccole catastrofi [Seahorse]

Un disco dedicato al genio intramontabile di Pier Paolo Pasolini, al cinema, all’Italia di oggi e di ieri. Nato sulle pagine di un moleskine consunto, Piccole catastrofi è uno spaccato del nostro tempo dal sapore vagamente retrò, masterizzato su nastro all’Indie Factory Studio di Sassari e passato per le bobine di un vecchio Tascam Atr-60. Un disco in cui le città sono lo specchio di solitudini quotidiane che si consumano nell'indifferenza, magari all’ombra di un aperitivo o sui binari che attraversano il centro. È questo il leitmotiv dei dieci brani e il senso de Il tram, traccia scritta pensando all’omonimo episodio televisivo diretto da Dario Argento all’interno della miniserie Rai “La porta sul buio”, del 1969: l’omicidio in un tram, sotto gli occhi ormai accecati dei passeggeri, ribadisce il concetto di una solitudine deleteria che la fa da padrona nelle società occidentali del Terzo Millennio. Il cinema è alla base di tutto, ispira e getta le fondamenta sulle quali si costruiscono narrazioni e strutture musicali che si rifanno ai padri della canzone d’autore italiana, capaci di alternare parentesi elettriche a morbidi intermezzi per archi e pianoforte: come in Nouvelle Vogue, un omaggio non solo alla corrente cinematografica, ma anche al mondo spensierato e intellettualmente vivo che caratterizzava l’avanguardia d’oltralpe sul finire degli anni Cinquanta. E poi la nostalgia per quella Dolce vita felliniana mai più ritrovata in Paese sera e l'omaggio al film-documentario Comizi d’amore, incaricato di chiudere il disco, con cui Pasolini raccontava gli “usi e costumi” degli italiani a metà degli anni Sessanta.