Ve lo ricordate il jingle della pubblicità del Chicken
Gourmet di McDonald’s? Il brano si chiamava (It’s
a) Beautiful day e portava la firma dei Van Houtens, che probabilmente all’epoca
(era il 2008) non sapevano ancora di essere una vera indie-pop band. Nel senso
che il cantante Alan Ramon andava in giro parlando di questo pseudo-gruppo
formato da personaggi reali che però non facevano concerti, non si ritrovavano
in sala prove e non dovevano fare i conti con chitarristi ubriachi in preda a
eccessi di zelo. Insomma si godeva i vantaggi evitando le scocciature che
comporta avere una vera band. Finché, quasi per gioco, iniziarono a registrare
qualche pezzo con un microfono per videoconferenze e la vecchia chitarra di un
parente, ottenendo inaspettati riscontri su social network e riviste di
settore. Ancora più inaspettata fu la chiamata della multinazionale di maxi-panini,
che con il riuscito spot trasformò il brano in una hit e aprì ai Van Houtens la
strada delle principali emittenti radiofoniche e televisive italiane. Il
magazine “XL” volle addirittura la batterista per un servizio sulle cinque musiciste
più cool dello stivale trascurando il fatto che Lia19, la batterista ufficiale
dei Van Houtens, non fosse altro che una pornostar americana. Le parole di
Alan, rivolte alla sorella Karen, furono: “Vai all’intervista e fai finta di
essere Lia 19, la batterista dei Van Houtens, per un solo giorno”. Oggi il duo
italo-inglese capitanato da Alan e sua sorella Karen esordisce con un disco
fresco e divertente che guarda all’indie low-fi americano, lanciato dal singolo candidato a tormentone dell’estate 2012: John Ferrara & Betty
Karpoff.
