lunedì 2 luglio 2012

Devocka - La morte del sole [I dischi del Minollo]

Con il terzo full-lenght dopo Non sento quasi più (2006) e l’apprezzato Perché sorridere? (2009) questi “indagatori dell’incubo” di casa a Ferrara mettono a nudo la natura ancestrale del nostro inquieto vivere, addentrandosi armati di chitarroni noise in territori sonori a metà strada tra new wave e post-punk. Un disco paranoico e convulso, marcato da atmosfere crepuscolari, in cui la vis iraconda dei precedenti lavori lascia spazio ad una maggiore introspezione fino a lambire i confini sottili che separano follia e normalità. Per gli amanti del genere La morte del Sole suonerà come la profezia Maya dentro lo stereo, per tutti gli altri come un invito a prenotare gli ultimi posti in spiaggia.