"Uno zoom viscerale fin sulle rughe e le scarpe di marca degli ultimi degli ultimi, coloro che per scelta, per forza o per vocazione la vita la subiscono e basta: i nati per subire. Un po' tutti gli altri, ma un po' tutti noi. Perché la questione non è se dio esiste o meno, ma se esistiamo noi ed in che misura. Piccole preghiere pagane, fotografie impietose, lacrime da coccodrillo, strade che non portano a nulla, speranze e sogni infranti presi a colpi di tosse e vino scadente, risate amare, cattivi che generano altri cattivi e via così, a spasso nella voglia di vivere (e morire) nonostante tutto. Musicalmente questo album è esattamente quello che volevamo fare, senza riuscirci pienamente, in Andate Tutti Affanculo." Appino, Ufo e Karim degli Zen Circus presentano così il loro secondo album tutto in italiano, "Nati per subire", in uscita martedì 11 ottobre per l'etichetta La Tempesta Dischi. Il disco è stato come sempre scritto, arrangiato e registrato on the road, tra un palco e l'altro, e vanta la partecipazione di un nutrito entourage di artisti e amici tra cui Ministri, Giorgio Canali, Dente, Enrico Gabrielli, Alessandro Fiori, Nicola Manzan, Il Pan Del Diavolo, Tommaso Novi dei Gatti Mèzzi e Francesco Motta dei Criminal Jokers. Un'opera in cui cantautorato sghembo incontra un rock trasversale imbastardito da schegge punk e new wave. Se morite dalla voglia di capire cosa diavolo si siano inventati i nostri questa volta può essere utile, prima di ascoltare il disco, dare un'occhiata a questo rockumentario in due parti che celebra i dieci anni di "circo zen".