Ecco 11 candelotti di audio-dinamite dall’impatto dirompente, energia e adrenalina allo stato puro per un disco che trasuda dosi massicce di avversione a una realtà indigesta, alle regole di un sistema che inaridisce la fantasia e offusca le emozioni. C’è voglia di uscire fuori, di cambiare le cose, di tornare a “un’età dell’oro” ormai sbiadita. Poco importa se i Maiutica gettano nel tritacarne il miglior rock italiano degli ultimi 15 anni perché il risultato è l’affresco di un disagio generazionale dilagante che poche band (in tempi recenti solo i Ministri e Le luci della centrale elettrica) hanno saputo tradurre in musica con altrettanta urgenza, lucidità, schiettezza ed efficacia melodica.
