Il nuovo album di Marco Notari, “Io?”, è un raffinato gioco di contrasti tra suoni, registri espressivi e immagini che si susseguono in un vortice armonioso di atmosfere ora buie e tormentate, ore intrise di luce ammaliante. Nell’estasi dicotomica di sonorità pop-rock ed elettroniche, l’artista torinese intesse liriche di grande intensità emotiva, consegnandoci un album introspettivo, ma al contempo affacciato sull’umanità in tutte le sue contraddizioni. Un po' come nella copertina, disegnata da Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione (in duetto nel singolo lancio “Le stelle ci cambieranno pelle”), dove all’enigmatica essenzialità del titolo fa da sfondo un articolato mosaico di oggetti che nella società di oggi consideriamo alla stregua di una carta d'identità. “Io, il mio corpo e l’inconscio siamo la mia trinità” è il verso che più di tutti sintetizza il carattere allo stesso tempo terrestre e onirico di quest’opera, da ascoltare anche solo per scoprire che anarchia può far rima con poesia.
