La cantautrice Camilla Fascina, in arte Corally, è la portavoce dei pastori del mare: i volontari di Sea Shepherd, organizzazione internazionale che opera in campagne di azione diretta per difendere il mare e la fauna marina dallo sfruttamento illegale e dalla distruzione ambientale.
Il video del suo nuovo brano “Shelley” è una call to action,
un invito a unire le nostre forze per proteggere il Mare e le sue creature. Il
titolo, che è anche il vocalizzo principale del brano, richiama la parola
“shell”: la conchiglia, definita dagli antichi greci come l’orecchio del mare.
Nel video di Shelley, diretto da Mehmet Gurkan, si alternano
immagini dell’artista e alcuni momenti di azione diretta durante Operazione
Siso, grazie alla quale sono state rimosse attrezzature di pesca illegale
chiamate “muri della morte” che intrappolano e uccidono svariate specie marine
come capodogli, delfini, squali, tartarughe. Siso è una delle principali
campagne in mare di azione diretta svolte da Sea Shepherd al quale lo stesso
videomaker, Mehmet, ha partecipato.
Shelley è anche un omaggio al grande poeta romantico inglese
Percy B. Shelley. Nella sua poesia Ode to the West Wind il poeta descrive gli
effetti del vento impestuoso sulla Natura, interpretabile sia come il momento
dell’ispirazione poetica, sia come il cambiamento radicale portato nel mondo
dalla poesia e dal poeta. “Vorrei che la musica e le canzoni diventassero a
tutti gli effetti un mezzo per indurre un cambiamento. “Come with us to sail
and fight for life”. Sali a bordo con noi, naviga e combatti per difendere la
vita, canta Corally nel video. Abbiamo ancora scelta, il destino è nelle nostre
mani: “Siamo figli dell’acqua, fonte dell’ossigeno che respiriamo. Dal mare
proveniamo e lì torneremo. Abbiamo la responsabilità di proteggere le specie
marine per salvaguardare la nostra stessa sopravvivenza su questo pianeta”
racconta l’artista durante l’anteprima live del brano sul palco del Ted X di
Lerici con una performance artistica che ha rivelato al tempo stesso la
drammatica situazione di illegalità nelle nostre acque, e il senso di speranza
e prospettiva rimarcato da un flauto indiano a chiusa del brano che accompagna
parole di speranza.