Dopo i fortunati concept Non
mordete le ali alla cicogna e Graffi e perle il baldanzoso e
istrionico ensemble della Terra di
Sghisghigno torna a farsi sentire con un disco che è un viaggio tra leggende
dell’Antica Grecia e scorci sui sentimenti di caos e solitudine che
appartengono alle metropoli di oggi. Alla poetica cantautorale fitta di
metafore mitologiche, Davide Ceddìa e soci fondono un sound folk-rock che
affonda le radici nella musica popolare mediterranea, dando forma a 11 brani
coinvolgenti, dal passo imprevedibile e incalzante. Impreziosisce il tutto la
collaborazione con artisti pugliesi di rango, come Michele Marzella alla tromba
in Big Mary e il sassofonista Roberto Ottaviano in Ero.