martedì 21 agosto 2012

Violassenzio - Nel Dominio [Alka Records]

“Se non c’è un prezzo da pagare, allora non ha valore”. Con questo aforisma datato 27 giugno 1927 il fisico e filosofo Albert Einstein sintetizzava in maniera impeccabile uno dei concetti chiave dell’economia e della vita moderne. Sembra scontato, ma spesso trascuriamo il fatto che tutto, ma proprio tutto, oggi ruoti attorno all’idea di valore. La scala di misura del valore, nelle sue più diverse accezioni, si può esprimere solo attraverso i numeri. La domanda che la band ferrarese qui si pone è: quand’è che l’inganno si trasformò in logica? O meglio, quand’è che il dominio dei numeri prese il sopravvento? Per quanto nutrite squadre di scienziati ed economisti si arrovellino il cervello sulla questione ormai da tempo, non esiste un sistema numerico in grado di codificare la complessità del reale. E dal momento che il valore di qualsiasi cosa deriva da una somma di fattori variabili - che devono avere anch'essi un valore - possiamo dedurre che alla base di tutto ci sia un tacito accordo tra chi il valore lo produce e chi il valore lo vende. Il tacito accordo si chiama contratto. Perché tacito? Perché - nella migliore delle ipotesi - per tirare avanti la baracca accettiamo sommessamente che altri stabiliscano il valore del tempo (nostro) sacrificato alla causa del profitto (loro), in un gioco al ribasso che svilisce la dignità e mortifica i diritti gonfiando le tasche dei magnati di turno. Nel momento in cui entra in crisi il rapporto tra questi e chi il valore lo compra, non serve essere dei genii o dei luminari per capire che il sistema è al collasso. I numeri che determinano i bilanci sono gas tossico e il singolo Nelle fabbriche denuncia una condizione esistenziale insostenibile e tristemente profetica – vedi il caso Ilva -. Nel Dominio è un album cupo e psichedelico, in cui chitarre noise e trame strumentali dai contorni post-rock tratteggiano allucinazioni così lucide da sembrare reali: “Esiste una fabbrica in cui si producono i numeri. Chi controlla i numeri controlla invisibilmente la politica, la storia, l’economia, la scienza e le azioni quotidiane di ogni individuo”. “C’è un tempo per le regole e il resto per infrangerle” sembra essere il messaggio di un disco d'impatto che ha il pregio di uscire in un periodo storico delicato, in cui serve davvero una scarica di adrenalina per ritrovare coraggio e consapevolezza. Come un risveglio è il pezzo che più di tutti racconta questa presa  di coscienza, segnando il picco cantautorale più alto di un album che merita di essere ascoltato.