La musica dei Grimoon è pura classe. Correnti krautrock d’autore si fondono ad atmosfere dark e noir che richiamano le prime produzioni dei Black Heart Procession e sporcano anche l’intrigante epilogo latino di Tango de guerre. Proprio il cantante dei BHP Paul Jenkins ha messo a disposizione il suo SDRI Studio di San Diego per produrre il quarto album del combo italofrancese: un lavoro sopraffino, poetico e decadente, costruito attorno alla voce sensuale di Solenn Le Marchand, autrice di tutti i testi, tastierista e regista dei geniali cortometraggi che accompagnano le canzoni durante i concerti. Negli otto brani si raccontano storie di pittori illuminati, di esuli dalla realtà e soprattutto di guerra. Pare che qualche tempo fa Solenn abbia avuto una lunga conversazione con sua nonna, che le ha raccontato della sua esperienza durante lo sbarco in Normandia. Da qui il messaggio della titletrack: costruire un monumento ai disertori, per ricordare quelli che la guerra si sono rifiutati di farla.
