Nel 2011 le rotte sonore della London Simphony Orchestra si sono più volte intrecciate con quelle di famosi artisti italiani: è il caso di Vinicio Capossela e di Franco Battiato, che hanno partecipato al progetto Sogno n.1 dedicato a Fabrizio De André, ed è il caso di Fabrizio Bosso, trombettista torinese con cui l’ensemble diretto dal maestro Stefano Fonzi ha inciso un prezioso omaggio alle più belle colonne sonore composte dal grande Nino Rota nel centesimo anniversario della nascita. Il lavoro, registrato nei mitici Air Studios di Abbey Road cari ai Beatles, è una impetuosa suite di 52 minuti in cui rivivono le più belle pagine scritte per il grande schermo dal compositore milanese: da Otto e mezzo ad Amarcord, passando per La strada, Il Padrino e Il Gattopardo sino a una rivisitazione di Ragazzo di borgata, rarissimo brano edito nel 1976 dalla casa discografica Cam e disponibile solo su 45 giri. Fabrizio Bosso cuce abilmente le parti jazz al corposo tessuto orchestrale, confermandosi uno dei più versatili trombettisti in circolazione: “Un giorno – racconta Bosso – abbiamo finito di registrare prima e abbiamo detto ai musicisti della LSO che erano liberi, potevano andar via. Ma loro hanno iniziato a rumoreggiare con le bacchette, volevano continuare a suonare”. Alle registrazioni hanno partecipato anche Claudio Filippini al piano, Rosario Bonaccorso al contrabbasso e Lorenzo Tucci alla batteria.
