giovedì 13 marzo 2014

Ipercussonici - Carapace [Viceversa Records]

Un road-album scritto e registrato in giro per il mondo, ma soprattutto un melting-pot di lingue, culture, suoni e strumenti di tradizioni diverse che tratteggia l’identità cosmopolita della band catanese. Carapace è un disco brillante e Ipercussonici hanno una marcia in più. Non solo ci danno una prova di sorprendente versatilità, confrontandosi con stili che spaziano dal funky all’alternative rock, dall’ambient all’elettronica, ma sanno anche divertirsi e divertire. Gli 11 brani, trascinati dalla voce carismatica e speziata di Alice Ferrara, sono un concentrato di energia che coinvolge l’ascoltatore e lo spettina a dovere: lo si intuisce già dall’open-track Funky Nanna, una ninna nanna in salsa tribale dagli effetti tutt'altro che soporiferi. A Ipercussonici piace giocare, sperimentare, mescolare i generi e stravolgerne con garbo i canoni estetici. La policromia espressiva offerta da strumenti insoliti come il didjeridoo, il balafon, il marranzano e il sangban, il suono dell’acqua che scorre, delle campane manufatte da abili fabbri o delle corde pizzicate di una kora dell’Africa Centrale, tutto contribuisce a lanciare un messaggio preciso: la convivenza possibile, e pacifica, tra linguaggi diversi e mondi solo all’apparenza distanti. Un impegno sociale dichiarato in brani come l’antimilitarista Mururoa o in cover come Quanni moru di Rosa Balistreri e On the road again di Alan Wilson. 
Imperdibile.