L’opera prima dei capitolini Biancostile giunge dopo sette anni costellati da oltre 180 concerti su e giù per lo stivale. Nove brani cantati in italiano dal versatile Vincenzo Giannone, in cui convergono testi vissuti e un sound classico con reminiscenze melodiche anni ‘90. Nel complesso un bel rock immediato e godibile: le tastiere di Mirko Martini costituiscono il tappeto sonoro in cui s’intessono le scorribande chitarristiche di Simone Corda, supportate dall’incalzante sezione ritmica di Valentino Spedicato e Simone Corda. Più varietà nei contenuti e nelle scelte metriche sono l’aspetto su cui lavorare, ma brani d’impatto come "Sogno" e "Non ti chiedi mai perché" fanno ben sperare.
