venerdì 16 settembre 2011

Paolo Benvegnù - Hermann [La Pioggia Dischi]

Provate a fare una cosa. Prendetevi un pomeriggio, uno solo, accomodatevi in casa vostra e non accendete la televisione né la radio, non leggete nessun giornale ed evitate – nei limiti del possibile - di collegarvi a Facebook o a qualsiasi altro social network. Indossate un paio di cuffie e fate girare in loop “Hermann”, il nuovo album dei Paolo Benvegnù. E’ un’esperienza che vi consiglio perché ho avuto la netta sensazione, ascoltando il disco come descritto poc’anzi, che sia l’unico modo di renderlo mio, trattandosi di un prodotto incompatibile con i tempi e le modalità di fruizione a cui siamo generalmente abituati. “Hermann” segna una svolta nel percorso solista intrapreso da Benvegnù dopo lo scioglimento degli Scisma. E’ un disco che induce alla riflessione, spostando il focus da un piano introspettivo (quello di “Piccoli Fragilissimi Film” e “Le Labbra”) a una dimensione più ampia sulla condizione dell’uomo e del suo tempo. I 13 brani che lo compongono, registrati e mixati tra Arezzo, Città di Castello e Dekani (in Slovenia) sono un affresco di suggestioni alimentate da qualcosa a cui siamo sempre più estranei: l’umano. Un album in cui il rock d’autore si fonde a uno sguardo poetico sulla realtà – o l’irrealtà? –, antica o moderna che sia.
Da assumere a stomaco vuoto.